Big Mama

Big Mama, chi è la rapper che a Sanremo 2024 presenta “La rabbia non ti basta”

Nata il 10 marzo del 2000, la  talentuosa  rapper (il cui vero nome è Marianna Mammone) partecipa alla 74esima edizione del festival di Sanremo con il brano “La rabbia non mi basta”

Big Mama ha definito il palco di Sanremo 2024 – dove è in gara col brano La rabbia non ti basta – «la mia rivincita». Una rivincita arrivata dopo una vita che – nonostante abbia solo 23 anni – non le ha risparmiato nulla. Marianna Mammone, in arte BigMama, ha combattuto contro un tumore maligno del sangue che le fu diagnostico quando di anni ne aveva appena venti: «Senza la chemio sarei morta. Ho fatto dodici cicli. Mettevo la parrucca e cantavo, senza che nessuno si accorgesse di nulla». Aveva solo 16 anni quando fu violentata da una persona che non le ha mai chiesto scusa e qualche tempo fa s’è pure «rifatta viva, senza vergogna».

Prima ancora, l’artista nata nel 2000 a San Michele di Serino, un paesino in provincia di Avellino, aveva conosciuto la perfidia dei bulli che la tormentavano per quei chili che la società giudica «di troppo»: «Ho scritto il mio primo brano a 13 anni dopo che alcuni ragazzini mi hanno tirato delle pietre addosso per il mio aspetto fisico», ha rivelato Marianna.

Oggi BigMama, giustamente, si sente «bona così» com’è. E l’anno scorso, davanti ai 300mila di Piazza San Giovanni a Roma per il Concertone del Primo Maggio, arrivando sul palco con un aderente abito color carne si è presentata con queste parole: «Mi gridavano “cicciona, fai schifo”, ora guardate quanto sono figa!». L’ex ragazzina bullizzata che ha saputo trasformarsi in icona della body positivity e del riscatto da pregiudizi e stereotipi ora è arrivata al palco musicale più prestigioso d’Italia, quello dell’Ariston. Con un brano che è la sintesi del suo percorso: «Il senso è quello di non avere paura di credere in se stessi, di non farsi condizionare da quello che pensano gli altri; è anche un modo per scusarmi con la me bambina: se ti dicono che non puoi cantare perché sei grassa, perché sei donna, perché vieni da un paesino, fregatene».

Nel testo di La rabbia non ti basta, rabbia non ce n’è. Quella, nella vita di BigMama, appartiene al passato: «Quando il mondo ti odia e le persone ti odiano, la prima risposta è l’odio: odiavo il mondo, odiavo gli altri, odiavo me stessa. Nei miei primi testi c’era tantissimo rancore, pensavo all’autolesionismo, al suicidio, sfogavo la rabbia su me stessa. Ma poi ho capito che le energie negative vanno trasformate in positive, che gli altri ti giudicano anche in base a come ti senti, a come ti presenti, in base alla proiezione che hai di te stessa.

La cosa che amo di tutto questo è che se fino a ieri qualcuno avesse commentato qualcosa di negativo sui miei social riguardo al mio peso nessuno o pochi mi avrebbero difesa; negli ultimi due giorni è cambiato tutto. Credo comunque che le persone non debbano mai vergognarsi di chi sono, non esistono donne brutte e a livello di bellezza non mi sento inferiore a nessuna”.