27 August 2025

ÉTRANGER

Torna la rassegna Soleá: talk, performance e incontri nel segno della Sanremo Belle Epoque;
uno speciale focus dedicato al filosofo Walter Benjamin (IX edizione, 19 – 21 settembre 2025)

L’incontro e la contaminazione fra culture differenti e il paesaggio, naturalistico e
architettonico, contesto e motore di storie originali, sono gli ingredienti che caratterizzano fin dalla prima edizione Soleá, la rassegna realizzata da CMC/Nidodiragno Produzioni per la direzione artistica di Angelo Giacobbe e con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo.

Se nel 2024 la rassegna ha guardato al viaggio quale percorso alla scoperta dell’esotico e dell’ignoto, l’edizione 2025 di Soleá, in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre, esplora le influenze che gli stranieri hanno esercitato sulla formazione culturale e artistica di Sanremo, in particolare nel periodo a cavallo fra Otto e Novecento, la cosiddetta Belle Epoque.
Étranger è la parola chiave di questa IX edizione, dal titolo del celeberrimo romanzo di Albert Camus, che fu straniero a tutti e a tutto, ma anche dal nome di un famoso albergo sanremese, l’Hotel des Étrangeres appunto, nato nel 1925 dall’unione di due ville che a fine Ottocento ospitarono il nipote e il cancelliere dell’Imperatrice di Russia Maria Aleksandrovna, a sua volta dimorante all’Hotel de Nice.

I diversi appuntamenti proposti dalla rassegna, ancora una volta, declinano
attraverso linguaggi e contesti differenti (spettacoli dal vivo, incontri, visite guidate)
temi che sono, al contempo, di suggestiva evocazione e di assoluta attualità; il tutto
toccando, nella modalità itinerante ed esperienziale da sempre peculiare di Soleá, diversi luoghi cittadini: il centro con i suoi magnifici palazzi, il quartiere della Foce, il Teatro dell’Opera del Casinò.

Uno speciale focus è dedicato al filosofo, scrittore e critico letterario tedesco
Walter Benjamin, fra i più illuminati intellettuali del Novecento, che a Sanremo
soggiornò per un lungo periodo alla fine degli anni Trenta, ospite di Villa
Verde, una pensione allora situata in Via Hope e gestita dall’ex moglie di Benjamin,
Dora Kellner.

Sanremo non fu soltanto un rifugio geografico dal clima mite ma anche un
luogo di sospensione dalla frenesia del mondo, di riflessione e studio, la cui
quiete permise a Benjamin di dedicarsi intensamente alla scrittura.
Pensatore eclettico e figura cardine del primo Novecento, il cui lavoro è stato
riconosciuto postumo, Benjamin ha influenzato filosofi, mistici e artisti quali
Theodor Adorno, Hannah Arendt, Gershom Scholem e Bertolt Brecht, per citarne
soltanto alcuni.
Nato a Berlino nel 1892 e laureatosi a Berna nel 1919, si dedicò soprattutto alla
critica e alla saggistica. Nel 1933, all’avvento del nazismo, emigrò a Parigi. Morì,
suicida, nel 1940 a Port-Bou: catturato dalla polizia di frontiera spagnola, scelse la
morte per non essere espulso verso il territorio nazista. La sua scomparsa, uno
degli eventi più toccanti della storia delle persecuzioni naziste, avvenne il giorno
prima che gli fosse rilasciato il visto per gli Stati Uniti.

L’interesse di Benjamin fu rivolto soprattutto alla ricognizione del Moderno, ai
mutamenti intervenuti nella fruizione estetica e al ruolo dei mass media
(determinante il suo volume L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità
tecnica, fra gli argomenti affrontati dal focus di Soleá), ma anche all’opera di
grandi scrittori quali Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust.
Al centro dell’indagine di Soleá anche l’eccezionale patrimonio
architettonico Liberty che a Sanremo si traduce in uno straordinario percorso di
residenze storiche (in particolare nel centro cittadino e nel Quartiere della Foce) e
di alberghi di lusso, edificati con sfarzo per ospitare clienti aristocratici provenienti
da tutto il mondo (Hotel Londra, Grand Hotel & Des Anglais, Royal Hotel, Hotel
Bellevue, Hotel Excelsior).
In tal senso le passeggiate e le visite guidate in programma a Soleá
conducono il pubblico alla scoperta di luoghi noti e meno noti di Sanremo,
in una sorta di viaggio rivelatorio della città.

Apre l’edizione 2025 di Soleá, venerdì 19 settembre alle 17.00, “Sanremo
Liberty”, un’affascinante visita guidata alle architetture art nouveau della
città, che parte dal centro (il luogo di ritrovo è l’ingresso dell’Hotel Nazionale, in
Via Matteotti 3) per arrivare al quartiere della Foce, grazie alla sapiente guida di
Leo Lecci, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli
Studi di Genova.

Il programma di sabato 20 settembre inizia alle 11.00 a Palazzo Bellevue
(Corso Cavallotti 53). “L’albergo del re” è il titolo della visita guidata al
magnifico palazzo, fra i massimi capolavori del Liberty sanremese e da
tempo sede del Comune, dove nel secondo dopoguerra, dimorò il Re d’Egitto,
protagonista delle cronache mondane di quegli anni. A guidare il pubblico in
questo caso è Alessandro Giacobbe, eclettico storico del territorio.
Alle 17.00 si replica la visita guidata “Sanremo Liberty” alla quale segue, alle
19.30, nell’elegante contesto del Grand Hotel & Des Anglais (Salita Grande
Albergo 134), un caratteristico “Aperitivo Belle Epoque” con la musica del
Freddy Colt Swingtet, formazione capitanata dal maestro Freddy Colt, pianista,
arrangiatore e chef d’orchestra che da oltre trent’anni si occupa della riscoperta e
della valorizzazione del repertorio sincopato italiano e internazionale, al punto da
meritarsi l’ incontestabile titolo di “Sultano dello Swing”.
La giornata di domenica 21 settembre è tutta dedicata a Walter Benjamin e
si apre, alle 17.00, con la posa di una targa in sua memoria all’altezza di Via
Hope 6, ove sorgeva la pensione Villa Verde in cui soggiornò. Impreziosisce la
cerimonia l’intervento musicale di Sergio Caputo (violino) e Fabrizio
Vinciguerra (chitarra) tra escursioni klezmer e swing anni ’30.
Alle 18.00 si entra nel vivo del focus dedicato al filosofo e scrittore tedesco con un
inedito talk presso Villa Ave Maria (Corso degli Inglesi 601), eccezionalmente
aperta al pubblico per l’occasione. Protagonisti dell’incontro dal titolo “Esilio,
paesaggio e profondità: Benjamin a Sanremo” sono alcuni intellettuali e
artisti che, per diversi motivi e sotto differenti aspetti, hanno approfondito la
vita e l’opera dell’autore: Giulio Schiavoni (germanista presso l’Università del
Piemonte Orientale, fra i maggiori studiosi dell’universo Benjamin); Paolo
Veziano (ricercatore storico, attento studioso della presenza ebraica nel Ponente
ligure); lo scrittore Marino Magliani (autore de Il bambino e le isole (un sogno di
Calvino), in cui immagina l’incontro, nella Sanremo degli Anni Trenta, fra Benjamin
e un bambino di nome Italo); Sergio Ariotti (direttore artistico del Festival delle
Colline Torinesi, autore e regista di Passage, spettacolo ispirato a I “passages” di Parigi,
fra le opere più geniali di Benjamin); Cristiana Minasi (drammaturga e attrice, che
presenta in anteprima il suo progetto Asja Lacis attra/verso Walter Benjamin, un
omaggio alla figura della rivoluzionaria regista e pedagoga).
Dialoga con loro Rosalba Ruggeri, operatrice in campo culturale e con un
percorso parallelo di collaborazioni in Rai per programmi di cinema e teatro.
La sera, alle 21.00, presso il Teatro dell’Opera del Casinò (Corso degli Inglesi
18), Sergio Ariotti introduce, alla presenza dell’autore, L’aura rubata dal
ragno, testo teatrale, ancora inedito, di Paolo Pomati che mette in scena un
immaginario e serrato dialogo fra Luigi Pirandello e Walter Benjamin sulla neonata settima arte, il cinema.
A seguire va in scena “Un tè, due pensieri: atto unico in Riviera”, un reading,
presentato in prima assoluta, tratto proprio dal testo L’aura rubata dal ragno,
che vede protagonista Lodo Guenzi.
Artista poliedrico, già frontman della band Lo Stato Sociale, Guenzi intreccia
all’attività musicale quella, sempre più prestigiosa, di attore cinematografico e
teatrale (è stato, recentemente, fra gli interpreti della fortunata rivisitazione di
Trappola per topi, per la regia di Giorgio Gallione, e Pupi Avati lo ha scelto per il suo
film La quattordicesima domenica del tempo ordinario).
Al fianco di Lodo Guenzi sono Stefano Annoni (già ospite dell’edizione 2023 di
Soleá con uno straordinario adattamento teatrale del romanzo di Italo Calvino Il
sentiero dei nidi di ragno) ed Eugenio Ripepi, attore e cantautore con una speciale
attitudine per il teatro-canzone.

Tutti gli appuntamenti di Soleá sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento
dei posti disponibili; per le visite guidate del 19 e 20 settembre è
obbligatoria la prenotazione su Eventbrite.
Per ulteriori informazioni: info@nidodiragno.it / 393 8753637 (telefono e
WhatsApp) / pagina Facebook: Solea, festival di cultura e teatro a Sanremo

IL CALENDARIO

VENERDÌ 19 SETTEMBRE
Ore 17.00, Centro – Quartiere della Foce
(partenza presso Hotel Nazionale, Via Matteotti 3)
SANREMO LIBERTY
Visita guidata alle architetture art nouveau della città
A cura di Leo Lecci (docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso
l’Università di Genova)
Prenotazione obbligatoria su Eventbrite

SABATO 20 SETTEMBRE
Ore 11.00, Palazzo Bellevue (Corso Cavallotti 53)
L’ALBERGO DEL RE
Visita guidata a Palazzo Bellevue, ora sede del Comune di Sanremo
A cura di Alessandro Giacobbe (storico del territorio)
Prenotazione obbligatoria su Eventbrite
Ore 17.00, Centro – Quartiere della Foce
(partenza presso Hotel Nazionale, Via Matteotti 3)
SANREMO LIBERTY
Visita guidata alle architetture art nouveau della città
A cura di Leo Lecci (docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso
l’Università di Genova)
Prenotazione obbligatoria su Eventbrite
Ore 19.30, Grand Hotel & Des Anglais (Salita Grande Albergo 134)
APERITIVO BELLE EPOQUE
Musica dal vivo a cura del Freddy Colt Swingtet

DOMENICA 21 SETTEMBRE
Ore 17.00, Via Hope 6
IN MEMORIA DI WALTER BENJAMIN
Posa della targa
Intervento musicale di Sergio Caputo (violino) e Fabrizio Vinciguerra (chitarra)
Ore 18.00, Villa Ave Maria (Corso degli Inglesi 601)
ESILIO, PAESAGGIO E PROFONDITÀ: BENJAMIN A SANREMO
Talk con Giulio Schiavoni (germanista presso l’Università del Piemonte Orientale),
Paolo Veziano (ricercatore storico), Marino Magliani (scrittore), Sergio Ariotti
(direttore artistico del Festival delle Colline Torinesi), Cristiana Minasi
(drammaturga)
Conduce l’incontro Rosalba Ruggeri
Ore 21.00, Teatro dell’Opera del Casinò (Corso degli Inglesi 18)
L’AURA RUBATA DAL RAGNO
Walter Benjamin, Luigi Pirandello e il cinema
Presentazione del testo teatrale di Paolo Pomati
A cura di Sergio Ariotti
A seguire
UN TÈ, DUE PENSIERI: ATTO UNICO IN RIVIERA
Reading dal testo L’aura rubata dal ragno
Con Lodo Guenzi
E con Stefano Annoni, Eugenio Ripepi
Prima assoluta

I PROTAGONISTI
Leo Lecci
Docente di Storia dell’arte contemporanea e di Storia della grafica e
dell’illustrazione presso l’Università degli Studi di Genova, Leo Lecci è stato
visiting professor presso la Beijing University of Chemical Technology, dove ha
tenuto l’insegnamento di Contemporary Architectural History.
Responsabile scientifico dell’Archivio d’arte contemporanea dell’Università di
Genova, è autore di numerosi testi critici relativi all’arte del XIX e XX secolo,
pubblicati in libri e riviste nazionali e internazionali.
È membro del comitato editoriale della rivista “Kaypunku” dell’Università di Lima
e del comitato scientifico della collana “Archeologia, arte e società” (Mimesis
Editore), nonché del comitato di studio su Giovanni Boldini, artista al quale ha
dedicato alcuni scritti e una monografia.
Curatore di numerose mostre, presso spazi espositivi pubblici e gallerie private, ha
svolto studi specifici sulle prime Biennali di Venezia.
Alessandro Giacobbe
Appassionato storico del territorio, Alessandro Giacobbe indaga da anni la
dimensione storica, monumentale e artistica della Liguria occidentale e delle Alpi
Marittime.
Docente presso un Istituto Tecnologico Superiore Agroalimentare, ha insegnato
Storia dell’arte e Beni culturali presso l’Accademia di Belle Arti.
Guida turistica e naturalistica della Provincia di Imperia, collabora con enti locali e
organizzazioni di marketing applicando le materie culturali alla realtà turistica e allo
sviluppo territoriale.
Ultimamente ha elaborato un percorso di ricerca nel campo della cultura materiale
e dell’enogastronomia storica.
Freddy Colt Swingtet
Sotto l’insegna Freddy Colt Swingtet il Maestro Freddy Colt – pianista,
arrangiatore e chef d’orchestra che da oltre trent’anni si occupa della riscoperta e
della valorizzazione del repertorio sincopato italiano e internazionale, al punto da
meritarsi l’appellativo di “Sultano dello Swing” – propone una formazione
variabile (dal quartetto al sestetto) che esegue lo swing e le sue varie declinazioni
(fox-trot, bounce, shuffle, calypso e cha cha cha).
Ultimo discendente di una delle dinastie musicali di Sanremo, i Semiglia, ha
compiuto gli studi in mandolino, pianoforte, armonia e arrangiamento sotto la
guida del Maestro Nicodemo Bruzzone.
Direttore artistico della rassegna “Zazzarazzaz – Festival della Canzone Jazzata” e
del Premio Nazionale “Pippo Barzizza”, ha fondato e diretto per oltre vent’anni la
Red Cat Jazz Band.

È stato in tournée negli Stati Uniti con l’Orchestra dell’Accademia Internazionale
di Mandolino e nel 2012 ha fondato la Nuova Orchestra di Ritmi Latini.

Giulio Schiavoni
Giulio Schiavoni, traduttore e saggista, già docente di Letteratura tedesca presso le
Università di Torino, Ferrara, Messina e ora del Piemonte Orientale, si è occupato
in particolare di simbiosi ebraico-tedesca, letteratura vampirica, rapporto fra
letteratura e mito, mondo absburgico e Scuola di Francoforte (soprattutto Walter
Benjamin).
Tra i suoi scritti figurano: Walter Benjamin. Il figlio della felicità (Einaudi, 2001 e
Mimesis, 2016), Ebrei della Mitteleuropa (Il Melangolo, 2008), Günter Grass. Un tedesco
contro l’oblio (Carocci, 2011), Echi dalla Mitteleuropa (Mercurio, 2012).
Tra gli autori tradotti dal tedesco: Walter Benjamin, Franz Kafka, Georg Büchner,
Joseph Roth, Arthur Schnitzler, Sholem Aleichem e Jean Améry.
Paolo Veziano
Paolo Veziano è membro del Comitato scientifico dell’Istituto Storico della
Resistenza di Imperia e direttore della collana di storia moderna e contemporanea
“Finisterre” (Fusta Editore).
Ha studiato la presenza ebraica nella provincia di Imperia dalle leggi razziali alla
Shoah, le migrazioni clandestine alla frontiera di Ventimiglia negli anni 1915-1940,
nonché alcune specificità della Resistenza imperiese.
È autore del volume Sanremo. Una nuova comunità ebraica nell’Italia fascista 1937-1945
(Diabasis, 2007) e tra i suoi lavori più recenti figurano La libera Repubblica di Pigna.
Una parentesi di democrazia (Fusta Editore, 2020) e Dietro le linee nemiche. La guerra delle
spie al confine italo-francese 1944-1945 (Fusta Editore, 2024).
Marino Magliani
Scrittore e traduttore, Marino Magliani è nato in una valle ligure e ha trascorso
gran parte della vita fuori dall’Italia, viaggiando fra Spagna, America Latina,
Olanda. Oggi vive fra la sua Liguria e la costa olandese.
Tra i suoi numerosi libri figurano L’estate dopo Marengo (Philobiblon, 2003), Quattro
giorni per non morire (Sironi, 2006), Il collezionista di tempo (Sironi, 2007), Quella notte a
Dolcedo (Longanesi, 2008), La tana degli alberibelli (Pagine sulla Liguria, 2009),
vincitore del Premio Frontiere-Biamonti, L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi
(Exòrma, 2017), Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere, 2018).
È autore, inoltre, di numerosi racconti, usciti sulle riviste “Nuovi Argomenti” e
“No Reply”.
Ha tradotto, infine, opere di autori spagnoli e sudamericani e scritto la
sceneggiatura della graphic novel Sostiene Pereira, da Tabucchi (Tunuè Edizioni).

Sergio Ariotti
Sergio Ariotti è stato attore e aiuto regista al Teatro Popolare La Contrada di
Trieste. Già docente di Storia e critica del cinema presso l’Università del Piemonte
Orientale, ha collaborato come consulente editoriale con il Teatro Stabile di
Torino.
Nel 1996 ha fondato il Festival delle Colline Torinesi, di cui è tuttora direttore,
nell’ambito del quale, recentemente, ha firmato gli spettacoli Passage, dedicato a
Walter Benjamin (2023) e Hannah, su Hannah Arendt (2024).
Autore di diversi testi teatrali, collabora per le cronache teatrali con “Il Corriere
della Sera” ed è responsabile della collana “Echos” per la casa editrice
Hopefulmonster di Torino.
Intensa, infine, la sua esperienza in RAI, presso la sede regionale del Piemonte e in
qualità di collaboratore di diverse rubriche teatrali di RAI 3 e RAI 1; tra i
programmi realizzati figura l’edizione radiofonica de Gli ultimi giorni dell’umanità di
Luca Ronconi.

Cristiana Minasi
Attrice, drammaturga, regista e pedagoga di scena, Cristiana Minasi ha fondato nel
2011, insieme a Giuseppe Carullo, la pluripremiata Compagnia Carullo-Minasi
(Premio Scenario per Ustica 2011, Premio Internazionale Teresa Pomodoro e
Premio di Produzione E45 Fringe Festival 2013, Premio Forever Young 2016,
Premio ANCT 2017, Premio Adolfo Celi 2018).
Il suo lavoro si distingue per un linguaggio essenziale, che intreccia ironia,
dialettica e filosofia, capace di abitare palcoscenici istituzionali e spazi non
convenzionali.
Dal 2019 coordina progetti di teatro diffuso e comunitario (Deliverytheater,
Tramonti Festival, La scuola del teatro, Il paesaggio del teatro), promuovendo una
pratica scenica radicata nei territori e orientata alla relazione con le comunità.
Cultrice della materia Teorie e tecniche della performance presso il DAMS di
Messina, ha pubblicato articoli e saggi su riviste italiane e internazionali su temi
legati a performance, spazio urbano e pratiche partecipative.
Rosalba Ruggeri
Nata a Messina, Rosalba Ruggeri ha vissuto a Milano, Roma, Napoli, Bologna. Ha
collaborato con università, pubblicazioni e progetti di ricerca che intercettano
connessioni tra teatro e cinema, curando rassegne e sezioni di festival. In campo
editoriale ha collaborato con riviste di settore, case editrici e programmi Rai. Ha
accompagnato percorsi di artisti e compagnie teatrali e coordinato la
comunicazione di progetti di impresa culturale, rassegne e festival.

Paolo Pomati
Paolo Pomati è responsabile dello Staff del Rettore e della Comunicazione presso
l’Università del Piemonte Orientale, dove insegna Communication skills. Ha
insegnato Comunicazione, inoltre, presso le Università di Parma, Tor Vergata di
Roma e Bari.
Laureato in Lingue straniere moderne e in Progettazione e gestione del turismo, si
è specializzato in Public relations (New York) e in Comunicazione pubblica e
istituzionale (Roma).
Dopo aver insegnato nelle scuole medie e superiori, è diventato un comunicatore a
tutto tondo: giornalista, scrittore, critico teatrale, maestro di cerimonie.
Già presidente dell’EUPRIO, l’Associazione Europea dei Comunicatori
Universitari (2008-2012), è molto attivo nel volontariato, in particolare nel campo
dei beni e delle risorse culturali (è, infatti, consigliere di amministrazione del Museo
Borgogna di Vercelli e socio accademico dell’Istituto Belle Arti di Vercelli).
Lodo Guenzi
Artista assolutamente poliedrico, Lodo Guenzi (Bologna, 1986) fonda nel 2009 la
band Lo Stato Sociale che nel 2018, con il brano Una vita in vacanza, si classifica al
2° posto al Festival di Sanremo. L’anno successivo Guenzi approda, in qualità di
giurato, alla trasmissione televisiva X Factor.
Il 2020 è l’anno del suo debutto come attore cinematografico nelle opere Il giorno
più bello di Andrea Zalone ed EST (Dittatura last minute) di Antonio Pisu; l’anno
successivo recita nel film La California di Cinzia Bomoll e nel 2022 nei
lungometraggi Gaspare Spontini Celeste Amore di Subwaylab, Improvvisamente Natale di
Francesco Patierno e La quattordicesima domenica del tempo ordinario di Pupi Avati.
Parallelamente calca le scene interpretando gli spettacoli Era un fantasma, per la
regia di Arianna Mattioli (2020) e Trappola per topi, diretto da Giorgio Gallione
(2022).
Nella Stagione Teatrale 2025-2026 sarà il protagonista di Morte accidentale di un
anarchico, il celebre testo di Dario Fo e Franca Rame, per la regia di Giorgio
Gallione, co-prodotto da Infinito e CMC/Nidodiragno.
Stefano Annoni
Diplomatosi nel 2005 alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano,
Stefano Annoni si divide fra teatro, cinema, televisione e performance. Ha recitato
al fianco di Angela Finocchiaro, ha danzato per Lindsay Kemp ed è stato diretto
da Patrice Chereau (Da una casa di morti) e dal Premio Oscar Gabriele Salvatores.
A teatro si divide tra scritture e lavori più personali, tra i quali figurano VOLO
noveZEROtre, andato in scena al Piccolo Teatro di Milano, AUT, che ha
collezionato oltre 100 repliche in tutta Italia, e La Nebbiosa di Pasolini, spettacolo
vincitore di Next 2017.
È il protagonista de Il sentiero dei nidi di ragno, spettacolo al confine fra narrazione e

musica (al suo fianco la fisarmonicista Katerina Haidukova) tratto dall’omonimo
romanzo di Italo Calvino, prodotto da CMC/Nidodiragno e presentato in prima
assoluta a Soleá 2023, nel centenario della nascita dello scrittore.
Eugenio Ripepi
Attore, scrittore e cantautore, Eugenio Ripepi si è diplomato alla Scuola del Teatro
Stabile del Veneto e laureato in Discipline delle Arti, della Musica e dello
Spettacolo presso l’Università degli Studi di Genova, dove attualmente è cultore
della materia Storia del teatro.
In qualità di scrittore ha conquistato numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio
della Giuria al Concorso Letterario Nazionale “Ossi di Seppia”, la menzione
d’onore per la poesia al Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo e la
menzione speciale al Concorso Letterario InediTO nella sezione Testo-Canzone.
Specializzato nel teatro canzone, ha pubblicato gli album La buccia del buio e Roma
non si rade.
Ha diretto e dirige numerose rassegne teatrali e musicali a Imperia (Spazio Calvino,
Teatro Tommaso Salvini di Pieve di Teco, Teatro del Mare, Teatro della Società

Ufficio Stampa
CMC/Nidodiragno Produzioni
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